Seminario online – 20/04/2023, 12:00-13:30
“Filologia digitale e potenzialità di applicazione ai corpora medievali: da La Mer des hystoires al manoscritto L.II.14 della BNU di Torino“
Abstract.
Conoscere le potenzialità di applicazione dell’informatica ai testi antichi è ormai un requisito imprescindibile per chi si occupa ricerca nel campo della filologia. Si partirà dunque da una spiegazione di cosa sia l’intelligenza artificiale – tanto più se si pensa alla censura che l’applicazione Chat GPT ha subito in Italia – per illustrare i concetti di deep learning e machine learning. Questi ultimi sono alla base della lettura automatica della scripta che è stata sfruttata nei due progetti di cui si parlerà durante la lezione. La Mer des hystoires è un testo a stampa che presenta in quanto tale alcune caratteristiche che hanno costituito la base per un altro progetto, molto più “rischioso”: l’edizione digitale del ms. L.II.14, parzialmente danneggiato dall’incendio della BNU di Torino del 1904. Altre nozioni fornite riguarderanno il linguaggio XML-TEI, Github, la lemmatizzazione e la post-correzione.
Breve bio.
Marco Maulu è professore associato di Filologia romanza presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Sassari. Si è laureato a Cagliari, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Cagliari con una tesi sull’edizione critica del romanzo antico francese Atre périlleux. Nel 2006 ha ottenuto un dottorato di ricerca dedicandosi allo studio del manoscritto escorialense, muovendosi tra Madrid, Barcellona e Parigi. Nel 2007 ha svolto un post-doc e dal 2010 è titolare di assegno di ricerca. Attualmente si occupa del romanzo cavalleresco toscano e di epica francese. Collabora con diverse riviste, fra le quali “Romania”, “Lessico Etimologico Italiano” e con il Centro di Studi filologici sardi e con la Société internationale Renardienne.